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Il CLN
 

Il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) nasce il 9 settembre 1943 a Roma, il giorno dopo l'annuncio dell'armistizio e
la fuga del re.

Nel momento più tragico della storia italiana, con il nostro Paese, sconfitto su tutti i fronti e diventato teatro di guerra,
i partiti antifascisti

che dopo il 25 luglio (caduta di Mussolini) erano usciti dalla clandestinità, danno vita ad un organismo unitario al fine,
come dice il primo
comunicato, di “chiamare gli italiani alla resistenza” contro il nazifascismo e “riconquistare all'Italia il posto che le compete
nel consesso
delle libere nazioni”. 

 

Anche se privo di effettivi poteri, il CLN esprime la rappresentanza politica della nuova Italia e questo modello si diffonde 
in tutto il territorio
nazionale comprese le zone occupate dai tedeschi e dai fascisti.  

A Milano, il CLN cittadino, già attivo l’11 settembre 1943, diventa (gennaio 1944)  Comitato di Liberazione Nazionale
Alta Italia (CLNAI),
diventa il punto di riferimento della Resistenza e, più avanti, superate le perplessità degli Alleati e del Regno del Sud,
assumerà la
rappresentanza del governo italiano nelle zone occupate.

 

A Lecco il CLN inizia a prendere vita nel novembre del 1943, dopo che un primo tentativo si era bloccato in seguito al
rastrellamento di ottobre.

Nel CLN lecchese sono rappresentati tutti i partiti antifascisti presenti sul territorio: Partito Comunista, Partito Socialista,
Democrazia Cristiana,
Partito Repubblicano, Partito d’Azione. 

Il suo difficile compito, come per tutti i CLN, è di essere la guida politica e militare della lotta di Liberazione.