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Partigiani e partigiane combattenti, uomini e donne attivi nelle reti di supporto  alla Resistenza, esponenti dei partiti antifascisti, cittadini inermi catturati durante i rastrellamenti, ebrei e chi li aiutava, organizzatori del sindacato clandestino e operai e operaie partecipanti agli scioperi.

Sono queste le vittime della deportazione, che ha colpito duramente anche il territorio lecchese.

Non ne conosciamo il numero esatto, ma da Guido Brugger a Giovanni Battista Todeschini, dagli arrestati negli scioperi del  7 marzo 1944 ai cittadini ‘rastrellati’ nell’inverno dello stesso anno, dagli ebrei a don Riccardo Corti, sono molti i lecchesi deportati nei lager.

Di essi, almeno 95 hanno lasciato la vita nei campi di sterminio. Di questi 95 abbiamo notizia sicura, ma probabilmente ci sono altri casi. Chiunque  abbia notizie in merito può scrivere all’Anpi Lecco.

1

Carta personale di Pino Galbani

collocazione: Arolsen Archivies, (Copia) Archivio ANPI Lecco

2

Certificato di morte di Molinaro Annibale

collocazione: Arolsen Archivies, (Copia) Archivio ANPI Lecco

3

Ingresso Villa Carlotta a Ravensbruck

collocazione: Arolsen Archivies, (Copia) Archivio ANPI Lecco

4

Trasferimento da Auschwitz a Ravensbruck

collocazione: Arolsen Archivies, (Copia) Archivio ANPI Lecco

5

Lecchesi deceduti nei lager

collocazione: ANPI Lecco

6

Video Regina Aondio e Lino Funes, deportati per gli scioperi

Per gentile concessione Rete Unica Lecco

Logo ANPI per l'80esimo anniversario della Resistenza
Logo ANPI nell'80esimo anniversario della Resistenza
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