top of page

Gli IMI

​

Nell'autunno del 1943, circa 800.000 soldati italiani vennero catturati e disarmati dai tedeschi.
Si trovavano, nella gran parte, nelle caserme in Italia o sui fronti jugoslavo, francese, albanese, greco (comprese le isole dell'Egeo). Di questi, circa 650.000 mila finirono, nei campi di internamento tedeschi in Germania, Austria ed Europa orientale.

 

Il regime nazista li considerava prigionieri di guerra, ma li classifica come “internati militari italiani” (IMI), un modo per non riconoscere la  tutele garantite ai prigionieri dalla Convenzione di Ginevra. Gli IMI venivano così sottratti alla protezione della Croce Rossa Internazionale e obbligati al lavoro forzato, al punto che sono stati definiti ‘gli schiavi di Hitler’.

 

I campi venivano visitati da emissari del fascismo, che invitavano gli internati, in cambio della liberazione, ad arruolarsi nelle forze armate della Repubblica Sociale Italiana. Ma la stragrande maggioranza degli internati rifiutò, dando vita a una forma di Resistenza “disarmata” o “passiva”.

 

Sfruttati, malati, sottoposti a torture fisiche e psicologiche, gli IMI pagarono spesso con la vita
la loro resistenza. Secondo le ricerche più accreditate, le vittime sono state tra le 40 e le 50.000.

Per molto tempo la vicenda degli Internati Militari Italiani è rimasta ai margini della considerazione storico-politica nonostante molti studi dimostrassero la valenza, anche in termini resistenziali, del rifiuto degli IMI di aderire alla RSI. Oggi giustamente questa valenza è riconosciuta e la vicenda degli IMI viene trattata come elemento essenziale della Resistenza degli italiani al nazifascismo.

 

Manca ancora, per il nostro territorio, uno studio completo sulle vicende degli IMI, ma ricerche condotte in Valsassina, Val Muggiasca, Mandello del Lario, Brianza lecchese e i primi dati di una ricerca sulla città di Lecco, fanno ritenere che gli IMI della nostra provincia siano stati molti più di mille.
 

1

PAGINA IN COSTRUZIONE

collocazione:

2

PAGINA IN COSTRUZIONE

collocazione:

3

PAGINA IN COSTRUZIONE

collocazione:

Logo ANPI per l'80esimo anniversario della Resistenza
Logo ANPI nell'80esimo anniversario della Resistenza
bottom of page