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Operai e operaie

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La classe operaia italiana diede un contributo determinante alla lotta di Liberazione, manifestando prima il malcontento e poi l’aperta
opposizione al regime fascista e all’occupazione tedesca.

La solidarietà di classe allora molto forte, l’azione clandestina nelle fabbriche sia  di  Commissioni sindacali che di cellule del Partito
comunista, le condizioni materiali diventate durissime, saldarono la lotta sociale e  Resistenza.

Ne è prova l’evoluzione delle motivazioni degli scioperi: se quelli del marzo e del dicembre 1943 avevano in larga misura motivazioni
economico-sindacali, quello del marzo 1944 conteneva anche chiare rivendicazioni politiche: la cessazione delle violenze contro le famiglie
dei patrioti, il rilascio dei carcerati politici, il boicottaggio delle produzioni di guerra, la difesa delle fabbriche dal minacciato trasporto in
Germania, il rifiuto di andare in Germania a lavorare.

 

Lo sciopero generale del marzo ’44 interessò tutto il Nord Italia, compresi la Brianza, il lecchese ed il comasco; il 7 marzo gli scioperi
raggiunsero Lecco, dove alle 10 del mattino si fermarono sicuramente almeno la Badoni, l’Arlenico e la Rocco Bonaiti.

Le autorità fasciste reagirono con durezza: la Guardia Nazionale Repubblicana  arrestò 36 persone, tra cui 5 donne, alla Rocco Bonaiti, alla
Badoni, al Caleotto e alla File. Di queste, 26 - comprese le cinque donne - furono deportate nei lager di Mauthausen-Gusen e di Auschwitz,
dove 19 di loro persero la vita.

 

La valenza politica degli scioperi fu immediatamente chiara: da un lato la natura delle rivendicazioni, dall’altro centinaia di migliaia di lavoratori
e lavoratrici che scioperarono in guerra, sotto dittatura e occupazione militare, diedero un’inequivocabile dimostrazione di forza  politica e
rappresentarono un’esperienza unica nel quadro delle resistenze europee. 

SCIOPERI A LECCO - 7 MARZO 44

7 MARZO 44

1

Malcontento tra gli operai (1938)

Collocazione: Archivio di Stato di Como, Prefettura, c. 75

2

Vertenza al Caleotto.

Richiesta degli operai

Collocazione: Archivio di Stato di Como, Prefettura, c. 105 

3

Lettere delle commissioni interne a Bruno Bozzi

Collocazione: : Si.M.U.L., Sezione separata d'Archivio, Fondo Resistenza

4

Volantino del partito d'azione

Collocazione: : Si.M.U.L., Sezione separata d'Archivio, Fondo Resistenza

5

Provvedimenti contro gli scioperanti

Collocazione: Archivio di Stato di Como,Prefettura, Scassellati: c. 2

6

Operai, l'ora è arrivata.

I comunicati del Comitato segreto di agitazione

Tratto da: Angelo de Battista 58881, Pino Galbani un 18enne nel lager di Mauthausen

7

Telegramma della Prefettura sugli scioperi del marzo 1944

Collocazione: Archivio di Stato di Como, Fondo Prefettura, c. 75

8

Nota della Prefettura sul 7 marzo 1944 a Lecco

Collocazione: Archivio di Stato di Como, Fondo Prefettura, Scasellati, c.2

9

7 marzo '44.

Opuscolo dell'ANPI Lecco

Collocazione: Biblioteca Anpi Lecco

10

Squadra armata operaia alla Aldè

Collocazione: Archivio di Stato di Como,Prefettura, Celio, c. 2

11

Squadra di vigilanza alla Moto Guzzi

Collocazione: IAS/Anpi - Archivio 89^ BrigataPoletti, Versam.  Oscar Barindelli, fasc. 2 

12

Dagli scioperi alla Resistenza

Tratto da: Pio Galli, Da una parte sola. Autobiografia di un metalmeccanico.

13

Il peso politico degli scioperi

Tratto da: A.de Battista-G. Galbani, 58881. Un diciottenne nel lager di Mauthausen-Gusen.

Logo ANPI per l'80esimo anniversario della Resistenza
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